La lettera del Presidente Mastronardi e la risposta del Presidente della LND Belloli.

Egregio Presidente Belloli,

con la presente missiva intendo rendere noto che obiettivo della Società che mi onoro di rappresentare, la S.S. Monopoli 1966, è quello di riportare verso gli antichi valori di partecipazione e sportività il nostro calcio, invece sempre più animato da mania di protagonismo, spesso eccessivo e violento.

Da tempo  la nostra società ha impostato il proprio impegno non sulla ostinata ricerca di un risultato a tutti i costi positivo, ma sull’obiettivo di guardare al calcio come occasione di aggregazione e partecipazione popolare, che porti allo star bene insieme, attraverso la condivisione di valori, quali la sportività e l’ospitalità.

Infatti l’11-3 u.s. ad Aprilia, grazie anche alla disponibilità della società Lupa Castelli Romani, è stato possibile organizzare la semifinale di Coppa Italia in uno stadio affollato da ambedue le tifoserie, evento trasmesso dalla Rai e manifestatosi come una splendente vetrina del calcio di serie D; tutto ciò come naturale evoluzione degli ottimi rapporti instaurati durante la partita di andata, quando la nostra ospitalità si è solidamente intrecciata con la loro disponibilità.

E’ questo il calcio che ci piace e che vorremmo continuare a proporre, un calcio esaltato e qualificato dalla partecipazione sportiva e festosa di intere famiglie a sostegno di prestazioni oneste e coinvolgenti, più che dal risultato sportivo.
Questo è il Calcio che vorremo si divulgasse e che, partendo dalle categorie inferiori contagiasse pian piano anche quelle professionistiche.

Non è facile, ne siamo consapevoli, perché gli esaltati e gli antisportivi sono sempre in agguato.
Sappiamo per certo che moltissimi appassionati monopolitani, tanti dei quali con famiglie al seguito, desiderano partecipare festosamente e calorosamente all’incontro tra la S.S. Monopoli 1966 e la Correggese in occasione della finale di Coppa Italia del 15 Aprile 2015 a Firenze, ma siamo consapevoli che numerosi ne sarebbero ostacolati, tenendo conto della difficile crisi economico-sociale in atto e della notevole distanza tra Monopoli e Firenze, considerata anche la cadenza infrasettimanale dell’evento in un giorno lavorativo e di frequenza scolastica.

Pertanto, a nome degli sportivi monopolitani, le chiedo che questo entusiasmo non venga soffocato dall’impossibilità alla partecipazione e che il calcio dilettantistico in questo incontro possa dare esempio di emozioni forti e di vero sport.

Sappiamo che istituzionalmente la sede fissata per la nostra finale è Firenze, ma, senza voler sollevare alcun tipo di polemica, le chiediamo, ove possibile, di individuare una sede per la finale di Coppa Italia di serie D, che sia facilmente raggiungibile da entrambe le tifoserie, così da garantire all’evento una festosa e ricca cornice.

Nel ringraziarLa per l’attenzione e la disponibilità all’ascolto riservatemi, rimango in attesa di una definitiva decisione, che mi auguro di vero cuore possa essere positiva.

Cordiali saluti,

Il presidente

Enzo Mastronardi