I signori Enzo Mastronardi, Vito Laruccia, Scipione Tagliente, Onofrio Lopez, Alessandro Laricchia stigmatizzano quanto affermato dalla Comes Creation nel comunicato da loro diffuso.

“Il doveroso contributo” se conferito in buona fede lo si può dare in tanti modi.

“La partecipazione societaria ” è una cosa seria e responsabile e non la si può condividere a gettoni quando la si decide, in qualsiasi momento senza un contatto diretto con il responsabile della società stessa, svincolandosi dagli impegni societari e finanziari, che nel periodo iniziale della stagione agonistica una società sportiva deve assolvere.

Dopo circa 5 mesi dell’autonoma presa di distanze dalla società “Monopoli 1966”, attraverso una propria conferenza stampa, il Sig. Francesco Caleprico annunciava l’allontanamento definitivo dalla società per sue strumentali divergenze.

Utilizzando cavilli legali, la Comes Creation, ad oggi, ha fatto valere un diritto di opzione sulle proprie quote di minoranza possedute precedentemente senza nessun confronto diretto e chiarificatore con l’attuale dirigenza.

In questi mesi sono avvenuti solo contatti con (legali e consulenti della Comes Creation) con il solo obiettivo, malriuscito, di creare tensioni e dissapori nel gruppo ben coeso dei 5 responsabili missionari della società.

La “passione” non la si esercita con i cavilli legali, ma con la partecipazione leale ed attiva.

“Il patrimonio sociale” ma anche morale che è di pertinenza dell’intera città è quello che sono stati capaci di tutelare e custodire i detentori attuali della responsabilità giuridiche e finanziarie della società.