Majella contrastato da Camporeale (Foto Giovanni Barnaba)

All’indomani dell’annuncio ufficiale del suo acquisto da parte della dirigenza monopolitana, l’attaccante napoletano Nunzio Majella, classe 1986, si presenta ai suoi nuovi tifosi con le idee ben chiare ed un entusiasmo contagioso. Tifoso della squadra della sua città, ci si aspetterebbe che il suo idolo fosse Cavani, ma in realtà il suo modello è suo fratello maggiore Rosario, altro grandissimo puntero che attualmente milita nella Casertana. Nella prima parte della stagione ha indossato la casacca granata del Nardò con cui ha giocato 8 partite siglando ben 6 reti. Nella sua carriera, cominciata nelle giovanili della Sampdoria, ha indossato tra le altre, le maglie di Siracusa, Marcianise, Paganese, Viribus Unitis, Barletta, Turris, Viterbese e per ultima appunto del Nardò segnando gol a grappoli. Arriva a Monopoli fortemente voluto dalla dirigenza e dal mister De Luca, che lo ha catechizzato per oltre un’ora a fine allenamento per spiegargli i movimenti che dovrà tenere in campo. Ecco le sue prime parole da giocatore biancoverde:

Majella, Lei ha giocato in diverse squadra, ma i tifosi monopolitani la ricordano per due episodi: un gol con la maglia del Barletta nella stagione 2008-2009 (finita 0-2 in cui andò a segno anche l’ex biancoverde Laviano) e la rete vittoria proprio in questa stagione con la casacca neretina… E’ arrivata l’ora dopo i dolori, di dar loro delle gioie…
«Sono venuto qui con una sola idea in testa: vincere, vincere, vincere. Monopoli mi ha portato bene da avversario e spero di ripagare la fiducia della società segnando quanti più gol e di dare delle gioie ai miei nuovi tifosi».

Se si dovesse definire dal punto di vista tecnico, come si descriverebbe?
«Sono una prima punta, ma mi piace spaziare e fare anche movimento in area di rigore. Non sono altissimo (1.78 cm) ma sono abile nel gioco aereo avendo molta forza esplosiva nelle gambe . Di certo mi piace alternare le giocate, ma vivo per il gol».

Ha avuto un ottimo inizio di campionato ed ora arriva in un gruppo ben consolidato. Quali sono i suoi obiettivi personali?
«A Nardò ho passato dei bellissimi momenti all’interno di un gruppo straordinario, che è anche il motivo per il quale abbiamo ottenuto risultati eccezionali contro squadre importanti. Ora il mio desiderio è quello di migliorare ulteriormente il mio bottino di gol e sicuramente avrò tante più opportunita poiché rispetto ai granata, il Monopoli crea maggiori occasioni da gol. Naturalmente starà a me concretizzare il lavoro di quest’ottima squadra. Darò comunque il massimo  in ogni partita, questo lo posso assicurare».

Cosa vuol dire ai suoi vecchi ed ai suoi nuovi tifosi?
«Innanzitutto ai tifosi del Nardò mi preme dire che sono straordinari e che mi hanno trattato come un loro beniamino. Purtroppo le incertezze societarie non mi davano garanzie per il futuro e sono andato via a malincuore. Ora però, ripeto, darò il massimo per la mia nuova maglia già da domenica, sia che il mister mi impieghi per uno solo o per tutti i 90 minuti».

Domenica c’è una trasferta importante a Foggia, ma mercoledì dovrete affrontare la Turris, tra l’altro sua ex squadra. Che ambiente troverete?
«E’ un bellissimo ambiente, quello di Torre del Greco. Non esistono più quei climi ostili di una volta. La Coppa Italia è sempre un punto interrogativo, ma arrivati a questo punto della competizioni tutti se la vogliono giocare ed arrivare più in fondo possibile. Noi andremo ben determinati a disputare la nostra partita e se possibile, passare il turno».

Per il campionato chi vede favorita?
«Ischia e Matera se la giocheranno fino in fondo, ma anche Gladiator, Bisceglie e lo stesso Monopoli hanno ancora voce in capitolo»

Quindi lei ci crede ancora nella vittoria del campionato?
«Se non ci credessi, non sarei qui. Non sono venuto a giocare in una grande piazza come Monopoli per accontentarmi del traguardo minimo della salvezza. Ho sempre indossato maglie importanti e quella biancoverde è una di queste»